Dove si va la prossima settimana ?
Proviamo il nuovo locale di Giancarlo Casa della Gatta Mangiona in società con Massimiliano Ceccarelli dell’ex-pizzeria al taglio “La tomatina”.
Giancarlo Casa ha aperto una nuova pizzeria ?
Si, “Lazzaroni” ha aperto meno di un mese fa in zona Appio–Latino ed anche in questo caso come per la Gatta Mangiona fuori dalla movida romana.
Lazzaroni perché ?
Perché si trova di fronte all’omonima villa Lazzaroni o forse c’e’ una motivazione storica che non conosco… comunque la prossima settimana dai Lazzaroni !
Eccoci di fronte alla pizzeria, il locale è asettico, con illuminazione fredda e grande vetrate. Il forno non è a vista e ci sono disegni di Roma. L’unico dettaglio caratterizzante, che lontanamente ti fa pensare alla Gatta, è una grande lavagna in cui c’e’ scritto: Una pizza fatta con farine Napoletane per portare a Roma la verace Pizza. Una pizza dove morbidezza ed elasticità non fanno mai rima con gommosa e poca cotta. Una pizza che si distingue per l’impasto e concezione da qualsiasi alta pizza romana “scrocchiarella”. La cottura avviene in un minuto a circa 450 °C risultato finale è quella di una pizza soffice, soffiata e leggera.
L’abito non fa il monaco, e se quelli della pizza si facessero influenzare dall’abito, sicuramente, non sarebbero neanche entrati dai Lazzaroni.
Quindi si entra ! Servizio non preparatissimo ma tempestivo ed efficiente, ci viene subito portato il menù. Purtroppo la carta delle birre ancora non è pronta così ci accontentiamo dell’elenco recitato. Più o meno una decina di birre artigianali in bottiglia e 2 birre alla spina. Ma passiamo alle pizze, dopo una lunga discussione su cosa prendere ecco che siamo pronti ad ordinare ma soprattutto affamati e curiosi.
Come al solito si parte con i fritti ed iniziamo subito con la specialità della casa le frittatite di pasta, una semplice che ci lascia un po’ perplessi perché troppo piatta nei sapori e l’altra piccante all’ndujia che non ci lascia perplessi anzi ci fa innamorare. Suppli gricia e classico, nel primo Giancarlo, sappiamo che è lui direttamente l’artefice di queste meraviglie ha calcato poco la mano con il pecorino e il pepe, mentre il secondo è veramente lodevole. Il fiore di zucca un po’ troppo unto mentre il filetto di baccalà ben fatto.
Passiamo alle pizze, la tensione si alza. Arriva la margherita semplice (pomodoro, fiordilatte, basilico e parmigiano) buona, profumata. Il fiordilatte (da notare non la mozzarella disidratata) è a cubetti e non stracciata, come si fa a Napoli e grazie alla cottura veloce non rilascia liquidi.
Ortolana (pomodoro, fiordilatte, melanzane e peperoni, zucchine), la mia preferita, la melanzana con la giusta consistenza, le zucchine saltate in padella fino a metà cottura e poi ultimata direttamente sulla pizza e i peperoni cotti alla griglia. Bilanciata, profumata, perfetta.
Scozzese (patate, salmone scozzese, prezzemolo e fiordilatte), questa l’abbiamo presa un po’ per provocazione e un po’ per uscire dagli schemi… ed invece con grande sorpresa ci ha entusiasmati tanto che qualcuno l’ha eletta come preferita.
Verdure e Salsiccia (broccoletti e salsiccia) qui ci ha deluso un po’ il condimento, scontato? Senza grinta ? Oppure eravamo troppo entusiasti dalle prime ?
Infine, la carbonara (fiordilatte, guanciale, uovo, pecorino e pepe). Arriva la schiacciata una pizza chiusa, appena ne prendi un boccone è un esplosione di sapori. Il condimento è tutto concentrato nella parte centrale ma l’aroma si diffonde in tutta la pizza. Molto buona, ma forse, per i miei gusti, un sapore troppo deciso di uovo. Personalmente non sarei riuscita a mangiarne una intera.
Infine un elogio all’impasto di tutte le pizze che era veramente soffice soffiato e leggero come decanta la lavagna.
Passiamo i dolci, anche qui indecisione ma alla fine Silva decision maker ha sentenziato: gelato al pistacchio di Pizzo Calabro, giudizio da sorvolare, torta della nonna (crema e pinoli) anche questa da sorvolare ed infine una eccezionale mousse al cioccolato fondente, con buona consistenza, aroma di cioccolato fondente intenso.
Non si viene dai Lazzaroni per i dolci ma sicuramente per la pizza che non smentisce le aspettative degli affezionati fan delle pizze di Giancarlo e Massimiliano.
Abbiamo speso 25€ il 19/3/2012
Dai Lazzaroni
Via Tommaso Fortifiocca, 70