Nella continua ricerca di nuove esperienze ''pizzaiole'', questa settimana, causa una necessità alimentare di una ''compagna di cordata'', si è fatto un salto verso una nuova traiettoria: la celiachia.
D'istinto verrebbe da pensare:
- ma il celiaco dovrebbe dimenticare la pizza;
- se proprio vuole rischiare, dovrebbe cercare un locale ben attrezzato, con le zone lavoro ben separate;
- un locale che abbia la capacità di proporre cose interessanti e non piccoli ripieghi per una sera diversa, ai diretti interessati;
- che, quanto proposto, sia coinvolgente, gradevole, appetibile.
Morale, il celiaco spesso rinuncia ad unirsi agli amici per una pizza. Sbagliato! In zona Viale Marconi, esattamente in Via Alessandro Cruto, c'è ''Il Maggiolino'', segnalato dal sito regionale per la celiachia, che propone pizze in entrambe le versioni (classica e no glutine).
Ci siamo seduti nella veranda, a ridosso della strada, alla ricerca di un minimo di ventilazione per la calda serata e salvo un eccesso di ''sonorità'', per la tanta gente presente, la seduta ed il servizio sono stati di buon livello.
Ricevuti i menù, nelle due proposte, abbiamo fatto le nostre scelte. Abbiamo iniziato con dei frittini (supplì, polpette di melanzane, filetto di baccalà, e crocchette) che, ad eccezione di qualche imperfezione (cottura del riso, consistenza delle crocchette) riconducibile probabilmente all'artigianalità del prodotto, abbiamo trovato buone. Le pizze scelte sono state: Margherita classica, Farfalla (pomodoro, mozzarella, radicchio e bresaola), La vera Margherita (con la mozzarella a fette), Parmigiana e le due senza glutine, Ortolane.
La struttura delle pizze è ''romana'' ed abbiamo riscontrato che con il raffreddarsi non prendeva note elastiche ne si induriva, diventando difficile da masticare, a dire buon impasto ben lievitato. I sapori che più ci hanno convinto sono stati quelli classici della Margherita e della Parmigiana ed assaggiate le no-glutine, si sono rivelate buone nei sapori e nella consistenza.
Per chiudere, abbiamo preso due porzioni di anguria e due dolci, di produzione interna, il tiramisù e la crema di lamponi e cioccolato, che non ci hanno fatto saltare sulla sedia, ma che considerando l'artigianalità e la voglia di mettere in gioco le proprie capacità produttive, abbiamo apprezzato.
Sei birre, acqua e tre caffè a chiudere il conto che è stato di € 120 per sei persone.
Esprimiamo un giudizio più che positivo ed un grazie per la qualità e l'impegno a far bene su una proposta specifica come la celiachia.
@Paolo
Abbiamo speso 20€ il 26/6/2012
Il Maggiolino
Via Alessandro Cruto, 9
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