Dopo una lunga indecisione sulla nuova pizzeria da provare abbiamo scelto Lievito Madre, incuriositi da cosa potesse dare la mano di Andrea Fusco (chef del ristorante Giuda Ballerino).
Fonte immagine sito web www.lievitomadre.net
Lo chalet di legno sul Parco degli Acquedotti è molto bello, purtroppo per noi è una fresca serata di novembre e c’è anche una notevole umidità dopo una giornata piovosa, quindi ci rifugiamo all’interno, peccato ... l’esterno d’estate deve essere molto molto piacevole. L’arredamento è abbastanza moderno con qualche tocco retrò con tessuti anni ’70 (tovaglie e qualche piccolo drappo alle pareti), la temperatura dell’ambiente è un po’ bassina, diciamo al limite della gradevolezza.
Pronti via .... ordiniamo ed in successione arrivano i piatti. I fiori di zucca ed i filetti di baccalà vengono serviti in sacchetti di carta, sono ben caldi, la pastella abbastanza croccante, ma nei filetti un po’ più di baccalà non guasterebbe, in comune hanno il problema dell’untuosità, eccessiva ! Arriva anche il piatto con i supplì classici e gli arancini (trippa e pesto, baccalà e ceci, animelle) abbastanza buona la frittura con un’ottima crosticina ma l’interno è un po’ piatto per tutti ed alcuni ingredienti sono veramente difficili da ritrovare sul palato. Molto positive le chips di patate cacio e pepe, croccanti e spolverate senza esagerazione con giuste quantità di pecorino e pepe.
Arriva il momento della pizze, premettiamo che l’impasto è un mix di otto farine ovviamente con pasta madre per una lievitazione di 72 ore (era martedì sera ed uscendo dal locale stavano preparando l’impasto per venerdì sera)! Margherita, ortolana, zucca e pancetta, testun e finocchiona, focaccia ripiena di baccalà e lardo ...
... il nostro palato ha dovuto lavorare molto, l’impasto ha sicuramente qualche problema, non è chiaro se sia di lievitazione o cottura, un po’ ammassato con punti in cui sembrava poco cotto, richiede una energica masticazione, da segnalare che l’impasto rende meglio sulla focaccia. Molto varia la qualità dei condimenti, male l’ortolana a causa delle verdure che quasi si scioglievano in bocca, discreta la testun e finocchiona ma peccato che l’insaccato era stato infornato insieme alla pizza e quindi aveva un gusto troppo forte, buono il condimento della focaccia baccalà e lardo con il solo neo della “timidezza” del baccalà (un po’ poco) e di conseguenza una nettissima predominanza del lardo, buona anche la zucca e pancetta con lo stesso problema della precedente, poco equilibrata con un eccesso di pancetta rispetto alla zucca, ottima la margherita . Nessuno ha finito la pizza, ma visto che tutti i commensali sono delle buone forchette ... ritorna il problema dell’impasto.
Anche se satolli non ci siamo tirati indietro con i dolci, tiramisù, bombette calde e millefoglie. Le bombette, non troppo soffici, sono accompagnate con una salsa all’arancia (buona) e una rude scucchiaiata di cioccolata che sembrava nutella (bah), il millefoglie è quello che ci ha lasciato più perplessi, pasta fillo e crema, sinceramente non abbiamo apprezzato l’idea della pasta fillo, mentre abbiamo trovato semplice e corretto il tiramisù.
Ampia la carta delle birre in bottiglia quasi completamente incentrata su birre belghe, alla spina ne troviamo 5-6, semplici ma di buona fattura.
Un locale constrastante, da sottolineare positivamente l’utilizzo di buona materia prima e le buone idee per evadere dalle pizze classiche, ma secondo noi è da rivedere lievitazione e/o cottura dell’impasto; sicuramente il plus è il bell’esterno ... d’estate !
@Marco
Abbiamo speso 25€ il 10 Novembre 2011
Lievito Madre
Via Lemonia, 214
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